Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.

Huawei Consumer Business Group, smartphone (e non solo) al centro della crescita del brand

09 Gennaio 2017 3

Sono dati più che confortanti quelli pubblicati da Huawei Consumer Business Group relativi alle performance registrate nel 2016. Secondo quanto riportato, infatti, il gruppo ha confermato anche nell’anno appena concluso la crescita in atto dal 2012, prevedendo un fatturato di 178 miliardi di RMB (25,67 miliardi di dollari) corrispondente ad una crescita del 42% su base annua.

Come affermato da Richard Yu nel corso del CES di Las Vegas, sono 139 milioni le unità di smartphone vendute in tutto il mondo, il 29% in più rispetto al 2015. Si tratta di un dato importante, considerato che la crescita a livello mondiale è ferma allo 0.6% (dati IDC).

"Nonostante le condizioni di mercato difficili, Huawei CBG sta crescendo ad una velocità da leader del settore”, ha spiegato Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group. Tutto questo può essere attribuito al nostro approccio, che mette al centro gli utenti per concentrarsi sul creare innovazioni significative, come anche al nostro continuo impegno nel costruire un brand premium e rafforzare i nostri canali globali e i nostri servizi di assistenza. Nel 2017, rafforzeremo la nostra catena di approvvigionamento, i canali, l’R&D, i servizi e tutte le altre aree richieste per ottimizzare le nostre operazioni, migliorare l'efficienza del nostro processo decisionale e di attuazione, guidare la nostra strategia di internazionalizzazione e sviluppare proattivamente le nostre capacità future”.

Lo sviluppo di un sistema operativo personalizzato come EMUI 5.0 rappresenta uno dei punti di eccellenza su cui Huawei si sta focalizzando per rafforzare la propria leadership sul mercato: si tratta di un OS integrato con il processore Kirin, capace di ottimizzarne le prestazioni offrendo agli utenti esperienze d’uso eccellenti. All’interno dei dispositivi sono presenti sistemi di gestione delle risorse ottimizzati, modalità di apprendimento intelligente e app di sistema personalizzate e migliorate.


Un secondo aspetto - certamente non per importanza - su cui Huawei ha basato il proprio successo nel 2016 è il comparto fotografico, nato dalla collaborazione con Leica e capace di restituire agli appassionati di fotografia risultati al di sopra della media. La serie P9 (P9 e P9 Plus) e Mate 9 sfruttano appieno i doppi sensori posteriori, particolarmente apprezzati dai consumatori. Da settembre 2016, poi, è attivo il Max Berek Innovation Lab istituito in collaborazione con Leica, laboratorio in cui vengono portate avanti attività di ricerca e sviluppo congiunte in materia di sistemi ottici, algoritmi di immagini, VR e AR.

Intelligenza percettiva, cognitiva e computazionale sono al centro dello studio in corso sull’intelligenza artificiale, sistema basato sulla collaborazione e integrazione tra software, smartphone e cloud. Notevoli sono inoltre i progressi nei campi degli algoritmi per sensori, la computer vision, i motori di ricerca, la comprensione semantica e l’intelligenza situazionale (fornitura di definiti servizi ai clienti sulla base del contesto che si sta vivendo).

Richard Yu ha ricordato al Las Vegas che sono già 10 milioni i P9 e P9 Plus venduti nel mondo, mentre nei primi due mesi dal lancio la giovane serie Mate 9 ha avuto richieste superiori del 50% rispetto a quelle registrate con Mate 8. Anche il brand Honor sta mostrando ottimi risultati, sia con Honor 8 che con l’atteso Honor Magic.

Per quanto riguarda il cloud, Huawei CBG ha più di 200 milioni di utenti mobili per i servizi ad esso connessi, con 220 mila sviluppatori registrati e 2,8 miliardi di RMB (403,76 milioni di dollari) di fatturato.

Per Huawei non esistono solamente i prodotti di fascia alta: la crescita continua degli ultimi 5 anni è anche il risultato di un costante investimento nella realizzazione di canali globali, di strutture di servizio e, soprattutto, di una percezione positiva del brand. Sono 5 i centri di assistenza globali esistenti, capaci di supportare telefonicamente 105 Paesi. I centri di assistenza fisici sono 460, con una copertura di 45 Paesi nel mondo. (Anche) grazie a questo, Huawei risulta essere l’azienda con il più alto tasso di soddisfazione del cliente in diversi Paesi, tra cui Cina, Polonia, Messico ed Egitto.

Altri elementi che contraddistinguono Huawei sono l’attenzione e il supporto dei propri prodotti durante l’intero ciclo di vita grazie a Huawei Cloud Service, l’assistenza pre- e post-vendita, i temi online, le schermate di blocco e l’App Store Huawei (45 miliardi di app distribuite, l’unico con la verifica a quattro stadi con la quale sono state gestite 240 mila app a rischio nel 2016).

Sono oggi 70.233 i punti vendita di Huawei nel mondo, mentre la quota nei canali open market è cresciuta del 13% rispetto al 2015, ora pari al 71%.

Anche la cura del brand ha contribuito al successo di Huawei nel 2016: sono innumerevoli le campagne di marketing nel design, nella moda e nello sport, con Lionel Messi e Scarlett Johansson Ambassador del marchio. Huawei ha anche collaborato con Vogue per realizzare eventi speciali durante la Settimana della Moda a Milano.

Lionel Messi Ambassador di Huawei

Tutto questo ha portato il marchio al 72° posto nella classifica Interbrand Top 100 Global Brands, mentre nella BrandZ Top 100 Most Valuable Global Brands occupa la 50° posizione. Anche la “brand-awareness” è notevolmente migliorata, passando dal 76 all’81%. E’ cambiata così la percezione del brand, riferito ora a prodotti dal design elegante e dalla forte innovazione.

Riguardo l’Europa, Huawei CBG occupa ora una posizione stabile nella fascia alta del mercato: le vendite di smartphone di fascia medio-alta rappresentano ora il 36% delle vendite complessive, risultato reso possibile dal successo di P9 e P9 Plus. Del resto, il market share di Huawei è cresciuto fino all’11,3% nel 2016, valore che cresce al 15% in 33 Paesi ed al 20% in 18 Paesi (tra cui Cina e diversi Paesi in Europa).

Non va infine dimenticato il business dei PC, dei tablet, dei dispositivi indossabili, della Smart Home e dell’Internet dei Veicoli, tutti in grado di contribuire al successo registrato nel 2016. Si pensi che, in un settore in stagnazione come quello dei tablet, Huawei ha quasi raddoppiato le vendite rispetto al 2015, mentre nell’automotive sono state attivate collaborazioni con marchi come Audi e Volkswagen.

Cosa è dunque previsto nel 2017 per Huawei? Secondo l’azienda, la crescita sarà garantita se si continuerà ad investire nella vendita al dettaglio, nel brand, nel marketing, nell’assistenza e, soprattutto, nel soddisfacimento delle esigenze dei clienti.


3

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Antonio Guacci

"Il mercato ormai è saturo" (cit. di masse di utenti Apple/Samsung).

Beh, Huawei dimostra che si possono fare ancora bei numeri, credo che chi vede i propri in calo debba porsi alcune domande.

asd555

E chi la ferma più Huawei?

Vive

Mi piace molto il loro approccio premium wannabe anche per la fascia media-entry;

Scarlett Johansson ambassador significa che la rivedremo negli spot di P10 con Messi?

Comunque non mi dispiacerebbe ora anche un bel notebook Huawei a prezzi contenuti.

Recensione HUAWEI Watch GT4: uno smartwatch elegante e versatile

Huawei Mate X3: unico, stimolante per la concorrenza ma che in pochi vedranno

Recensione Huawei Watch Buds: un ibrido con 3 aspetti che mi hanno stupito

Novità Huawei a IFA, ecco il Watch D che misura la pressione | VIDEO